Spuntano gli audio inediti sul caso di Emanuela Orlandi, le frasi choc lasciano senza parole: “Una schifezza, per risolvere hanno chiesto a De Pedis”.
Di Alessia Conte
15 Dicembre 2022
Il caso Orlandi, irrisolto dopo 40 anni
Era il 2 giugno del 1983 quando Emanuela Orlandi fu rapita e mai più ritrovata, n’è viva, n’è morta. Dopo 40 anni il suo caso è ancora irrisolto e nuovi indizi e testimonianze porrebbero far luce su uno dei casi di cronaca nera più intrigati d’Italia. Emanuela aveva 15 anni quando scomparve, la sua storia è diventata anche un caso vaticano, dal momento che coinvolse in prima persona lo Stato Pontificio e lo Stato Italiano, ma non solo l’Istituto per le opere di religione, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Stati, nonché la Banda della Magliana e alcune organizzazioni terroristiche internazionali, come si legge su Wikipedia.
Alla scomparsa di Emanuela è collegata anche la sparizione di un’altra ragazza della stessa età avvenuta sempre nello stesso anno, Mirella Gregori, anche nel suo caso nessuno ha mai scoperto la verità. Ad oggi entrambi i misteri restano irrisolti e diventano sempre più un giallo dal quale non si riesce a venire a capo.
Gli audio shock, si parla di abusi e soprusi
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Nell’ultimo periodo alcune testimonianze del fotografo, Marco Accetti, hanno acceso i riflettori sul caso Orlandi-Gregori. L’uomo è indagato ed ha confessato agli inquirenti che in prima persona ha fatto parte del rapimento delle giovani ragazze, inoltre ha parlato di alcuni audio inediti che sarebbero stati pubblicati e che avrebbero messo la parola fine sulla vicenda.
Effettivamente gli audio sono alquanto interessanti, si evince che uno dei boss della banda della Magliana, Renatino De Pedis avesse contatti con il Vaticano, tale collegamento venne menzionato da Alessandro Ambrosini, nel 2009, cronista di cronaca nera.
Solo 14 anni più tardi lo stesso Ambrosini ha pubblicato gli audio che incastrerebbero i responsabili delle due sparizioni. In queste prove viene menzionato come le due ragazze abbia subito abusi nei giardini vaticani da alcuni prelati e di come gli uomini di Stato sapessero cosa stesse succedendo e che gli uomini di chiesa si fossero serviti per De Pedis per risolvere la questione.