Bucce d’arancia: buttarle o no? Esiste un modo per riciclarle e risparmiare sullo sgrassatore. Ecco come.
Bucce d’arancia: cosa farne?
In un mondo sempre più costoso e sconvolto dai cambiamenti climatici, la chiave per risparmiare e far del bene all’ambiente è quella di riutilizzare le cose invece che buttarle. Se siete amanti delle arance ma pensate che le bucce non servano a niente, è tempo di ricredervi. Le bucce di questo frutto, così come la scorza di limone, si prestano infatti a molteplici usi in cucina e nella pulizia della casa. Possono inoltre essere utilizzate per creare profumi e oli essenziali.
Vediamo oggi come realizzare uno sgrassatore fai da te. Dite addio ai prodotti chimici.
Sgrassatore fai da te: economico e green
Il primo passo per realizzare uno sgrassatore con le bucce d’arancia è quello di dotarsi di un spruzzino o altro vaporizzatore adeguato. Potete ricavarlo da una vecchia protezione solare o comprarlo direttamente in ferramenta.
Riempite un pentolino di aceto (possibilmente pre-riscaldato) e lasciatevi a bagno le bucce d’arancia per almeno 48 ore. Un’accortezza è quella di sminuzzare prima le bucce, così da favorire il processo di macerazione. Trascorse le 48 ore, le bucce dovrebbero essersi ammorbidite abbastanza da creare una soluzione più o meno omogenea. In alternativa all’aceto è possibile utilizzare l’alcol denaturato, ovviamente senza riscaldarlo prima.
Un passaggio importante riguarda infine l’aggiunta di un olio essenziale. Potete scegliere quello che preferite, a seconda della fragranza e del gusto personale. L’olio essenziale darà un tocco di ulteriore profumo al vostro sgrassatore e ne aumenterà l’efficacia. La regola di base quando si utilizza uno sgrassatore, infatti, è quello di utilizzare dei grassi che sciolgano quelli che vogliamo eliminare.
Una volta mescolati tutti gli ingredienti insieme, vi basterà versare il vostro sgrassatore fai-da-te nel vaporizzatore ed utilizzarlo sulle superfici che dovete pulire.
Un prodotto simile può essere realizzato anche con gli scarti derivanti da altri frutti. Particolarmente adatti sono i limoni e soprattutto i mandarini, il cui odore inconfondibile incontra i gusti di tutti. Una valida alternativa è inoltre il melograno, ma in questo caso è necessario utilizzare un po’ di succo, piuttosto che la buccia che è inodore.