Un uomo di 63 anni, detenuto in carcere in regime di semi libertà, ha ucciso due donne e successivamente si è tolto la vita nella mattinata di ieri a Riposto, in provincia di Catania.
Di Marco Spartà
12 febbraio 2023
Orrore a Riposto, comune della provincia di Catania, dove ieri mattina un 63enne ha ucciso due donne, di 48 e 49 anni, a colpi d’arma da fuoco e poco dopo si è tolto la vita davanti alla caserma dei carabinieri.
Il presunto killer era un ergastolano in regime di semi libertà che stava usufruendo di un permesso premio e proprio ieri sarebbe dovuto rientrare in carcere. Sul quanto accaduto stanno indagando i carabinieri che hanno fermato un 55enne con l’accusa di concorso in omicidio.
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I carabinieri di Giarre ed i colleghi di Catania stanno indagando sul duplice omicidio-suicidio consumatosi nella mattinata di ieri, sabato 11 febbraio, a Riposto. Le vittime sono Carmelina Marino e Santa Castorina, rispettivamente di 48 e 49 anni.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, come riferiscono alcune testate locali e la redazione di Today, ad uccidere le due donne sarebbe stato Salvatore La Motta, ergastolano in semi libertà che proprio ieri sarebbe dovuto rientrare nel carcere di Augusta (Siracusa) al temine di un permesso premio. Il presunto killer avrebbe prima ucciso con un colpo di pistola al volto Carmelina Marino, trovata senza vita all’interno della sua auto sul lungomare Pantano, e successivamente Santa Castorina, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto poco più tardi in via Roma.
Poco dopo si sarebbe recato presso la caserma dei carabinieri per costituirsi, ma, una volta sul posto, avrebbe impugnato nuovamente la pistola e rivolgendola contro sé stesso si è tolto la vita.
I militari dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno, dunque, attivato le indagini per chiarire la dinamica dei fatti ed appurare le ragioni del gesto. Da stabilire anche il rapporto tra il presunto killer e le due vittime. Nel pomeriggio, scrive Today, è stato fermato un uomo di 55 anni che, secondo gli inquirenti, avrebbe accompagnato sul lungomare il 63enne per poi riportarlo a casa dopo il primo delitto. L’accusa è di concorso in omicidio.
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