Tenetevi pronti, lo Spid sta per cambiare. Sono previste importantissime modifiche, scopriamo cosa succede con la nuova app.
Milioni di italiani hanno penato per averlo, dopo mille peripezie, lo Spid, l’identità digitale che connetteva automaticamente il cittadino alla pubblica amministrazione, sta per concludere la sua era.
Una nuova applicazione lo sostituirà a breve, oggi scopriamo come funziona per non farci cogliere impreparati dal momento che si prospettano non pochi problemi, specie per i meno esperti.
Dal 2014 lo Spid ha accompagnato gli italiani nelle operazioni più disparate, il boom si è avuto nel 2020, quando a seguito del covid-19 e del lockdown, era impossibile accedere ai pubblici uffici se non grazie all’identità digitale non solo per consultare documenti di interesse ma anche per richiedere bonus, reddito di cittadinanza ed altre importanti opzioni.
Dopo anni di onorata carriera, ecco che l’identità digitale sta per essere abolita da un’applicazione che dovrebbe rendere determinate operazioni più facili, almeno si spera.
Sta per cambiare, ecco cosa accadrà a breve
L’intento è quello di semplificare quanto più possibile la vita al cittadino che si approccia da casa ai servizi della pubblica amministrazione, la nuova app dovrebbe unire lo Spid (identità digitale) e CIE (Carta di Identità Elettronica).
La fusione è un’opportunità che lo Stato non vuole farsi scappare, in molti si sono chiesti come mai non venga sacrificato lo Spid in favore della CIE. La risposta riguarda l’aspetto monetario, lo Spid è utilizzato da 34 milioni di persone, è pressappoco immediato ed ha costi decisamente inferiori rispetto alla Carta di Identità Elettronica che ha costi più elevati ed è utilizzata da pochissime persone.
La concessione per adoperare sui vari siti della pubblica amministrazione l’identità digitale, scadrà il 22 aprile di quest’anno ma a quanto pare il contratto sarà rinnovato per altri 36 mesi.
Il motivo riguarda sempre un aspetto finanziario in quanto in ballo ci sono 50milioni di euro che dovrebbero entrare nelle casse dello Stato. Nel frattempo è possibile utilizzare tutto come al solito, presto ci verranno forniti nuovi aggiornamenti su come comportarsi in caso di fusione e nuova applicazione.