Canone Rai: è possibile chiedere il rimborso in specifiche circostanze. In arrivo una somma non da poco. La guida con tutte le info
Tra i tanti adempimenti che i cittadini italiani sono chiamati a pagare, nel corso dell’anno, c’è anche il canone Rai, la tassa dedicata alla possibilità di vedere in tv i canali della tv di Stato. Ormai viene addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica, in piccole 10 rate, senza necessità che si effettui un pagamento a parte.
La buona notizia per quest’anno è che ci è stato uno sconto rispetto allo scorso anno: da 90 euro si è scesi a 70 e ora alcuni cittadini hanno anche la possibilità di richiedere un rimborso che arriva fino a 900 euro. Attenzione però perchè non è per tutti. Vediamo i dettagli in merito: chi lo può fare, perché e quali sono le modalità.
Canone Rai, chi non deve pagarlo: info utili
Non tutti i cittadini sono tenuti a pagare il canone Rai. Alcune specifiche categorie ne sono escluse come chi può dimostrare di non avere un apparecchio tv in casa e altri dispositivi attraverso cui guardarla oltre che tutti gli anziani che hanno oltre 75 anni di età ed un reddito inferiore a 8 mila euro. Un diritto che ancora in molti non conoscono e dunque, non facendone richiesta, il canone spesso viene addebitato di default ed i cittadini sborsano delle cifre che non gli spettano da cui, invece, sono esenti. C’è tempo e modo, però, di recuperare. In questo caso, infatti, si può procedere alla richiesta del rimborso inerente agli ultimi 10 anni di pagamento per ricevere un accredito che si aggira intorno a 900 euro.
Come chiedere il rimborso del canone Rai
Il rimborso va richiesto tramite un apposito modulo che è reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La cosa essenziale è rientrare nei limiti previsti dalla legge e dunque avere oltre 75 anni e non superare un reddito di 8 mila euro. I 10 anni come lasso di tempo sono indicativi: se è sempre stato pagato, il rimborso va chiesto dal 75esimo anno di età in poi. Ricordiamo, inoltre, che l’esenzione è valida solo per la casa di residenza e dunque nella quale l’anziano abita, in tutti gli altri casi no.