C’è una storia legata a Fabrizio Frizzi che non lascia indifferenti: la sua eredità non ha prezzo e non è della figlia. Il racconto..
Fabrizio Adriano Frizzi è stato uno dei conduttori più amati della storia della televisione italiana. Il nativo di Roma ha condotto per anni il concorso di Miss Italia: proprio durante una delle più belle edizioni conobbe Carlotta Mantovan (modella diventata poi sua compagna). Secondo i dati, il classe 1958 è stato con Pippo Baudo il presentatore con più trasmissioni all’attivo. Forse in pochi lo sanno, ma Frizzi ha anche recitato nella fiction ‘Non lasciamoci più‘, ha condotto la Partita del cuore per ben 22 edizioni e ha anche doppiato lo sceriffo Woody nei film di Toy Story.
Nel 2017, durante una registrazione di una puntata de ‘L’Eredità’, il conduttore fu colpito da una lieve ischemia cerebrale e fu ricoverato in ospedale. Cinque mesi dopo il triste episodio, le sue condizioni peggiorarono e fu nuovamente ricoverato per emorragia cerebrale: sfortunatamente non riuscì a reagire e perse la vita all’età di sessant’anni. Come sottolineato poco fa, Fabrizio è stato sentimentalmente legato a Carlotta Mantovan: i due hanno avuto anche una figlia chiamata Stella. L’amato volto Rai ha lasciato anche un’eredità strepitosa che non è però della sua bambina: c’è un racconto che ha da sempre emozionato gli italiani.
Nel 2000, una piccola bambina di nome Valeria aveva urgentemente bisogno di un trapianto di midollo osseo. A causa di una forma molto aggressiva di leucemia stava per perdere la vita e tra i membri della sua famiglia nessuno era un donatore compatibile. Frizzi, che qualche anno prima aveva donato il sangue e si era iscritto nel registro dei donatori di midollo osseo, era l’unico che poteva salvare la piccolina.
Il conduttore, super impegnato in quel momento, dopo aver esitato decise di effettuare la donazione. A causa del delicato intervento, il nativo di Roma dovete rinunciare ai suoi impegni per qualche giorno. Per legge il donatore non dovrebbe avere un’identità ma la piccola Valeria riuscì a scoprire l’uomo che ha salvato la sua vita. I due, negli anni, si sono conosciuti ed incontrati in più di un’occasione.
Come sottolineato pocanzi, la legge non permette incontri tra il donatore e il ricevente. Nonostante ciò, per una serie di circostanze la piccola Valeria (che oggi ha 35 anni) conobbe il volto del suo salvatore.
I due, dopo una serie di lettere in anonimato, riuscirono ad incontrarsi durante una Partita del Cuore. Questa storia ha avuto grande risalto mediatico: Fabrizio, nella sua vita, è stato davvero un uomo buono e pieno di valori. Il racconto è diventato anche un docufilm realizzato da Enrico Pollari, fotografo, regista e produttore.
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