Assegno Unico: per il 2024 c’è una buona notizia. Le cifre che spettano alle famiglie cambiano valore: perché e quali sono
Tra i tanti sostegni previsti dallo Stato per aiutare i cittadini, c’è anche l’Assegno Unico Universale che viene erogato dall’Inps ed è rivolto alle famiglie con i figli. Si tratta, infatti, di un aiuto che viene erogato per ogni figlio, che vive in casa, fino a 21 anni e senza limiti di tempo e di età per i nuclei familiari che accolgono figli con disabilità. Lo stesso spetta anche ai nuovi nati, con decorrenza dell’assegno dal settimo mese di gravidanza.
Chi ne può beneficiare? Tutte le tipologie di lavoratori: dai dipendenti, sia privati che pubblici, i liberi professionisti, i pensionati, ma anche le persone che sono momentaneamente inoccupate e quelle disoccupate. Quello che conta è l’Isee. La buona notizia per il 2024 riguarda gli importi. Vediamo tutti i dettagli del caso.
Come anticipato, l’Assegno Unico Universale è dedicato alle famiglie e ha il compito di dare una mano nel mantenimento dei figli a carico. Per questo motivo le cifre vengono rimodulate ogni anno in base a quelle che sono le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie del nostro Paese. Gli importi, così, variano di anno in anno, anche in base alla fascia di reddito prevista.
Come accennato, infatti, il fattore che permette di definire la somma da erogare, è l’Isee da presentare nei dati per la domanda. La buona notizia per il 2024 è che le somma dell’assegno sono aumentate con un incremento pari al 5,4% per via del costante aumento del costo della vita. Così, per l’anno in corso, la somma minima sarà di 57 euro per le famiglie che presentano un Isee non valido o superiore al tetto stabilito di 45.574,96 euro. La cifra massima di erogazione, invece, sarà pari a 199,40 euro per le famiglie con un Isee inferiore o pari a 17.090,61 euro.
Gli importi dell’Assegno Unico Universale possono aumentare per alciune tipologie di famiglie. Se, infatti, nel nucleo è presente più di un figlio a carico, la somma si incrementa come anche quando i figli sono più di quattro, o sono disabili, di età inferiore ad un anno, quando le madri sono giovani e hanno un’età inferiore ai 21 anni oppure quando entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro. I casi per ricevere una somma maggiore, dunque, sono molteplici e per evitare di perdere dei sostegni che spettano di diritto, nel presentare la domanda è sempre bene farsi seguire da un esperto del settore.
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