È in fin di vita un ragazzino di 14 anni che la scorsa notte a Gela, in provincia di Caltanissetta, si è sparato con la pistola della madre nella sua abitazione.
Un ragazzino di soli 14 anni si trova ricoverato in fin di vita in ospedale dopo essersi sparato alla testa un colpo di pistola. È accaduto la scorsa notte a Gela, in provincia di Caltanissetta: il 14enne si trovava solo in casa ed è riuscito ad entrare in possesso dell’arma della madre, che lavora come vigilante.
Proprio quest’ultima, una volta rientrata nell’abitazione, ha trovato il figlio riverso al suolo in una pozza di sangue. Immediata la chiamata ai soccorsi che si sono precipitati sul posto ed hanno trasportato d’urgenza l’adolescente in ospedale a Catania. Ora le forze dell’ordine stanno indagando per capire se si è trattato di un tentativo di suicidio o se il colpo sia partito accidentalmente.
Gela, 14enne si spara con la pistola della madre: ricoverato al Cannizzaro
Dramma la scorsa notte, tra mercoledì 20 e giovedì 21 marzo, a Gela, centro della provincia di Caltanissetta, dove un ragazzino si è sparato con una pistola all’interno della sua abitazione, sita in via Pitagora.
Stando alle primissime ricostruzioni sulla vicenda, come riportano varie fonti locali e la redazione di Leggo, il 14enne si trovava da solo in casa, i genitori, che lavorano entrambi come vigilanti per un’azienda privata, erano fuori. L’adolescente avrebbe impugnato l’arma della madre, regolarmente detenuta, e si è sparato alla testa.
La madre, tornata in casa, ha trovato il figlio riverso sul pavimento in un lago di sangue. Subito, la donna ha chiamato il numero unico per le emergenze chiedendo l’intervento dei soccorsi. In pochi minuti, in via Pitagora è arrivata l’equipe medica del 118 che, dopo le prime cure, ha trasportato il ragazzino in codice rosso presso l’ospedale Cannizzaro di Catania. Qui, ora si trova ricoverato in fin di vita.
Indaga la polizia
Intervenuti sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato di Gela che hanno condotto gli accertamenti in casa ed ora stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. Ancora non è chiaro se il 14enne si sia sparato volontariamente o se il corpo sia partito mentre maneggiava la pistola della madre.