Uno stile rhythm and blues che si mescola al pop e al funk; conosciamo meglio Teya Dora la cantautrice che rappresenterà la Serbia a Malmö.
Il viaggio virtuale alla scoperta di tutti gli artisti che si esibiranno sul palco della Malmö Arena svedese durante l’Eurovision 2024 fa tappa in Serbia, paese che ha all’attivo 14 partecipazioni alla kermesse con questa denominazione, con un piccolo record: la vittoria del festival al primo tentativo di accesso nel 2007.
Quest’anno a rappresentare il Paese dei Balcani sarà la giovane cantautrice Teya Dora che ha vinto la terza edizione di Pesma za Evroviziju che letteralmente vuol dire “Una canzone per l’Eurovision” -fino a qualche anno fa la selezione avveniva attraverso il festival di Beovizija.
Pseudonimo di Teodora Pavlovska, Teya Dora è nata nella città di Bon nel 1992 ma ben presto si è trasferita a Belgrado. Gli studi di musica li ha seguiti alla Berklee College of Music di Boston dove ha seguito anche corsi di Charlie Puth. Dopo gli studi resta negli USA e si trasferisce a New York dove ha inizio la carriera da cantautrice.
Al 2018 comincia ad ottenere successo sulla scena musicale serba principalmente scrivendo brani per altre artiste serbe. Il primo brano pubblicato come cantautrice risale al 2019, ma è grazie al brano Dzanum del 2023 che ottiene la vera fama, posizionandosi anche al sesto posto della classifica Croatia Songs di Billboard e il quarto nella classifica mondiale di Spotify. Un successo permesso soprattutto grazie al fatto che il brano diventò un tormentone per i video di TikTok.
Non ha ancora all’attivo album in studio, ma dal 2019 ad oggi ha pubblicato 10 singoli. A Malmö si esibirà con Ramonda, brano scritto in collaborazione con Andrijano Kadović e Luka Jovanović. La canzone è stata descritta da Teya Dora come una “ninna nanna magica“, una sorta di ballata patriottica che suona anche un po’ la continuazione del brano che l’ha portata al successo. Una Dzanum 2.0.
Protagonista della canzone è la Ramonda serbica, fiore simbolo della resistenza e della vittoria del popolo serbo nella Prima Guerra Mondiale; grazie alla sua capacità di rinascere come una fenice nonostante sia completamente disseccata.
La performance potrebbe ricordare un po’ le atmosfere cupe ed oscure di Euphoria il brano di Loreen. Il testo ruota, infatti, intorno ai temi del vuoto, del desiderio e della ricerca di qualcosa che manca o è stato perduto. La ricerca costante della ramonda da parte della cantante rappresenta proprio il desiderio di recuperare ciò che è andato perso e trovare così compimento nella vita.
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