Sono diversi i fattori che influenzano la spesa che una famiglia deve sostenere per i consumi di energia elettrica; fra questi si ricordano principalmente il numero di persone che compongono il nucleo familiare, la tipologia di elettrodomestici utilizzati, le modalità di utilizzo e la loro classe energetica, le abitudini orarie di consumo energetico, il tipo di fornitura luce.
Quella per l’energia elettrica è una spesa necessaria, ma ciò non significa che non possa essere ottimizzata riducendo così il suo impatto sul bilancio familiare. Ecco quindi qualche idea in proposito.
Energia elettrica: le offerte del mercato libero
Oggi sono disponibili molte offerte luce mercato libero e questo offre una possibilità di scelta che in passato non era possibile data che era previsto il solo regime di monopolio. Poter effettuare confronti fra più proposte è sicuramente positivo perché l’utente può scegliere l’offerta che ritiene non soltanto più conveniente, ma anche più adatta alle sue modalità di utilizzo dell’energia elettrica.
Un eventuale cambio di fornitore, inoltre, è semplice e rapido, non comporta alcun costo e non richiede interventi di carattere tecnico (cambio del contatore o modifiche all’impianto elettrico).
Modalità di utilizzo dell’energia elettrica: quale tariffa scegliere?
Scegliere il giusto tipo di tariffa può influenzare in modo rilevante il peso della bolletta; le tariffe previste da fornitori luce sono essenzialmente tre: monoraria, bioraria e multioraria; esse si basano sulle fasce orarie di consumo (F0, F1, F2, F3, F23).
Nella tariffa monoraria, che prende in considerazione la fascia F0, il prezzo è sempre uguale a prescindere dall’ora di utilizzo dell’energia; in quella bioraria c’è distinzione di prezzo tra fascia F1 ed F23, mentre nel caso della multioraria (un’opzione spesso scelta anche di clienti business), si considerano diversi prezzi per le fasce F1, F2 e F3.
La scelta di una tariffa monoraria può essere considerata qualora si debba necessariamente consumare energia elettrica negli orari di punta (quelli dalla fascia F1).
Se non si è in casa negli orari di punta e in consumi di elettricità sono più alti nelle fasce intermedie e fuori punta (F2 ed F3) si potrebbe considerare una bioraria (F1 e F23).
Se molte attività energivore possono essere effettuate durante le ore notturne si potrebbe prendere in considerazione anche una tariffa multioraria (F1, F2 ed F3).
Scegliere la tariffa con criterio consente una considerevole ottimizzazione della spesa per la luce.
Elettrodomestici e illuminazione
Sono ormai a tutti noti i vantaggi derivanti dalla scelta di elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico e di un utilizzo corretto dell’illuminazione.
Sul mercato sono disponibili moltissimi elettrodomestici che, al di là delle loro funzioni, si distinguono per la loro classe di efficienza energetica (dalla A alla G). Un elettrodomestico di classe A, migliore dal punto di vista dell’efficienza, è generalmente più costoso di un altro di classe G, ma il risparmio ottenibile nel medio-lungo termine consente di recuperare ben presto il più alto investimento iniziale.
Per quanto riguarda l’illuminazione, dando per scontato un suo utilizzo razionale che eviti sprechi inutili (per esempio sfruttando al massimo la luce naturale), è fondamentale ricorrere all’utilizzo di lampadine efficienti (attualmente la migliore opzione è quella delle lampadine a LED) che oltre a consumare meno hanno anche una durata maggiore.
In conclusione, combinare razionalmente la tipologia di tariffa, l’acquisto di elettrodomestici efficienti e l’uso corretto dell’illuminazione può portare a un risparmio economico annuo sicuramente considerevole.