I mutui online sono finanziamenti a medio-termine solitamente erogati per l’acquisto di una casa o comunque per una sua ristrutturazione. Nel caso di un mutuo online, la richiesta viene effettuata con una procedura digitale, fatta eccezione per la firma del contratto che deve essere fatta alla presenza di un notaio. Non è infatti possibile avvalersi della firma digitale, cosa invece possibile in altre tipologie di finanziamento come per esempio i piccoli prestiti personali.
Un esempio di mutuo online è il mutuo Arancio, un mutuo che prevede condizioni agevolate per l’acquisto di un immobile in classe energetica B, A o superiore.
Dal momento che i mutui online sono sempre più richiesti, vediamo quali sono i requisiti legali, i requisiti economici e le principali spese da affrontare per un finanziamento del genere.
Quali sono i requisiti legali?
Per effettuare la richiesta di un mutuo casa sono richiesti alcuni requisiti legali: la maggiore età, la cittadinanza italiana (o comunque la cittadinanza di un Paese della Comunità europea) e la residenza o il domicilio fiscale in Italia.
Relativamente al requisito dell’età non possono esserci deroghe per quanto concerne l’età minima, ovvero i 18 anni, ma possono invece esserci differenze per quanto concerne l’età massima.
Di solito la maggior parte degli istituti di credito stabilisce un’età massima compresa tra i 75 e gli 80 anni al momento della scadenza del mutuo. Per esempio, se l’età massima è 80 anni, il richiedente potrà ottenere al massimo un mutuo ventennale; se avesse 45 anni potrebbe ottenere invece un mutuo anche trentennale.
Quali sono i requisiti economici?
I requisiti legali sono una condizione necessaria, ma non sufficiente per ottenere un mutuo; le banche infatti richiedono anche che siano soddisfatti alcuni requisiti economici.
I mutui infatti sono finanziamenti di rilevante importo e le banche effettuano accurate valutazioni prima di concederli, valutazioni che riguardano la solvibilità del soggetto.
Il processo di valutazione prende in esame il patrimonio, il reddito e il merito creditizio del soggetto; quest’ultimo parametro viene ricavato dalle informazioni presenti in apposite banche dati, come per esempio la CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria).
Di solito, un soggetto con una buona situazione patrimoniale, con un lavoro a tempo indeterminato e ritenuto solvibile, può ragionevolmente aspettarsi di vedere accolta la sua richiesta.
Un fattore che viene valutato è il rapporto tra rata ed entrate mensili del richiedente; di norma non vengono accettate richieste che comportino una rata mensile superiore al 33% delle entrate nette mensili. In questo caso si può considerare una riduzione dell’importo richiesto.
Le cose sono più complesse nel caso in cui il soggetto non abbia un lavoro stabile e/o un basso merito creditizio; non è infatti scontato che la banca conceda il mutuo, anche nel caso in cui siano soddisfatti i requisiti legali.
Se l’esito delle verifiche risulta positivo, si procede con la delibera di mutuo e si sceglie il notaio che predisporrà il contratto.
Le spese relative al mutuo
Un mutuo è un finanziamento a titolo oneroso e prevede diverse spese. La voce di spesa più importante è costituita dagli interessi il cui importo globale dipende dal tasso di interesse applicato, dall’importo richiesto e dalla durata del finanziamento.
Le altre spese sono le seguenti: spese di istruttoria pratica, spese di perizia, spese di incasso rata, spese di gestione annua, spese di rendicontazione, imposta sostitutiva, spese per la polizza scoppio e incendio, spese notarili.
È possibile che la banca, per scopi promozionali, si faccia carico di alcune di queste spese azzerandole o riducendole.